Questo grande mistero accompagna l’umanità da ormai decenni. Si narra che fosse uno dei tre di Fatima, che la Nasa sospetti sia tecnologia aliena, ma ad oggi, a noi volgare populino nessuno sa dire:
Ma come fanno i wurstel vegetariani a sapere di wurstel?!
Attanagliati da questo grande mistero, con Giulia abbiamo rotto il salvadanaio e commissionato una ricerca presso il GPdP ( Giuseppe Peppucci da Ponsacco).
Questo noto luminare e studioso di asfalto geneticamente modificato ci ha così risposto all’amletica domanda: 42! Quasi hehe
Ci ha infatti risposto con un altrettanto interessante domanda:
Come fanno i wurstel a NON sapere ne di pollo ne di maiale?
Ed è infatti emerso che il wurstel indipendentemente da cosa lo fai ( piantacce, animali pucciosi spremuti, gatti, cartone, unghie e capelli, ecc…) ha sempre lo stesso sapore. A a cosa deve questo sapore? qui purtroppo il mistero s’ infittisce ancora di più, anche su una possibile causa potrebbe essere l’effetto placebo (o il metodo Di Bella, o l’omeopatia, scegliete voi) per cui quando matti un bocca un cilindretto rosa pensi: sa di wurstel!
In conclusione? Attenti mariti al vostro cilindretto rosa 😛
P.S. Ieri ho mangiato i miei wurstel vegetariani scaduti da tre mesi, non potendo ancora rimandare il fatidico appuntamento; e forse a farmi scrivere questo articolo non è stato tanto il loro sapore così wursteloso quanto il fatto che appunto, fossero scaduti da mesi… 😛
Giulia: ecco perchè ieri sera eri fluorescente!! 😛