Che fai per Capodanno? Questa domanda la odiamo tutti, da sempre, pare che sia l’ultimo giorno che stai sulla Terra per poterti divertì.
Per me e Fabio questa domanda trova risposta tipo dieci giorni prima, quando dopo varie indecisioni e bubbolii vari (di Fabio ovviamente 😛 ) è fatta: si va a Londra!
Il biglietto aereo ci s’ha, la casa anche ( che si rivelerà poi un lezzumaio, che un pollaio fa meno onco) il 27 Dicembre, alle quattro la mattina (sant’omo di Gianfranco che ci ha portato ) si va a Pisa verso la city.
Tralasciando che l’aereo fa ritardo (Fabio nell’occasione ha inventato nuovi santi nel calendario) e si parte con sei ore di ritardo, si arriva a Londra stanchi morti, puzzolenti (sapete già chi di più 😛 ) ma contenti da morire.
Si lascia le borse a casa e inizia così il nostro girovagare per visitare e, soprattutto, mangiare.
Non pensate di anda’ a Londra e assaggiare piatti tipici, la cucina londinese detta di due ragazzi in un pub è internazionale.
Questi due tipi li incontriamo in un pubbe trovato per caso a Soho: siamo disperati, le birre costano un botto dappertutto e non si riesce a mangiare qualcosa che un sia pollo fritto di un kebabbaro lezzo.
Troviamo questo locale per caso, da fuori è molto english sicché si decide di entrare anche perché piove e si inizia ad avere sete (strano 😛 ).
The George- Sheperd Neame, si chiama così il pub, è veramente tipico e carino: arredato tutto in stile con mobili di legno, ha la particolarità di avere una piccola porta abbassata per passare all’altra zona del locale.
Ci piace e sarà la pioggia, sarà la stanchezza si decide di provare le prime due birre, rosse.
Già preparati a ricevere una stonfata come una pignatta appesa, quando paghiamo solo 5 sterline, io e Fabio ci si guarda negli occhi come due bambini a Natale: botta sia.
Oltre a essere buona, la birra costa poco, il locale si riempie velocemente e l’omino al bancone pare uno dei Beatles zuppato nell’olio, tanto ha i capelli unti.
Insomma un si mangia nulla ma la birra è tanto bona, tanto che le risate fatte, ancora riecheggiano nella mia testa.
Rosse, chiare, verdi insomma si assaggiano tutte le varietà che il pub offre: birra buonissima e non pesante, è il paradiso!
Inoltre si trova a Soho, quartiere davvero carino e giovane dove fare un giro, pieno di ristoranti (cari asserpentati), e di pubbe per l’appunto.
Uno dei pochi casi dove io e Fabio non si può recensire cibo, ma possiamo recensire un luogo che nel nostro angolo di cuore rimarrà per sempre.